Le scaffalature metalliche industriali rappresentano la colonna vertebrale del magazzino, il fulcro sul quale sviluppare un aumento della propria produttività.
Tuttavia, può accadere in certi casi che le scaffalature si danneggino nel tempo, a causa di molteplici fattori: l’errato posizionamento del carico, collisioni con mezzi di movimentazione e disattenzioni varie sono solo alcune delle infinite determinanti che possono inficiare sull’integrità della scaffalatura.
UNI EN 15635: valutazione del rischio
Il primo passo da fare nel momento in cui si nota una scaffalatura danneggiata è la valutazione del rischio.
A tal proposito la normativa UNI EN 15635 che disciplina l’ “Utilizzo e manutenzione dell’attrezzatura di magazzinaggio” riporta in linea generale che:
L’utilizzatore dovrebbe considerare che ispezioni regolari della scaffalatura debbano essere condotte da personale tecnicamente competente durante il ciclo di vita, con frequenze stabilite dal PRSES ad intervalli non maggiori di 12 mesi, includendo un resoconto con osservazioni circa i livelli di danno “verde”, “giallo” e “rosso” al fine di assicurare che ogni danno che necessita di un intervento immediato sia eliminato con lo scopo principale di mantenere in sicurezza la struttura e di conseguenza l’integrità del personale.
Da questo si evince che per rilevare il danno in tempo, occorre effettuare controlli periodici sulle proprie attrezzature di immagazzinaggio, in modo da riuscire ad intervenire in tempo.
A seconda del livello di gravità, la normativa riporta tre livelli di rischio:
- Rischio Verde: le componenti della scaffalatura sono considerate sicure, in buone condizioni d’impiego e non sono necessari interventi. Non è richiesta la riduzione della capacità portante dello scaffale.
- Rischio Giallo: le componenti della scaffalatura danneggiate devono essere sostituite e sgravate temporaneamente dal carico. Da sottolineare che l’intervento locale non comporta uno svuotamento immediato di tutto lo scaffale. L’utilizzatore deve indicare un’area in cui il danno è sufficientemente grave da esigere azioni correttive. In mancanza di intervento entro le 4 settimane successive, il rischio diventa rosso.
- Rischio Rosso: la scaffalatura riporta un danno critico; deve essere liberata dal carico immediatamente e l’area deve essere interdetta all’accesso di persone.
Controlli periodici sulle scaffalature: chi se ne occupa?
Il controllo dell’attrezzatura di immagazzinaggio è un’attività che richiede competenze specifiche, da svolgere esclusivamente da professionisti qualificati. La natura complessa e tecnica di questa operazione rende difficile, per chi non è adeguatamente formato, individuare danni che potrebbero compromettere la sicurezza, la tenuta dell’intero magazzino, oltre che la sicurezza dei lavoratori.
A occuparsi di queste operazioni è quindi il PRSES, responsabile della sicurezza del magazzino, nominato dall’utilizzatore finale. Deve definire le frequenze delle ispezioni e assicurarsi che queste vengano svolte, sia quelle visive previste settimanalmente conservando un registro di controllo, sia quelle che deve svolgere il perito tecnico, che rilascia un resoconto. Il PRSES deve dare comunicazione a tutto il personale e conoscere esattamente tutte le procedure atte a garantire la sicurezza all’interno del magazzino, intervenendo tempestivamente qualora questa venisse a mancare.
Per adempiere a tale scopo, il PRSES deve essere formato in maniera specifica in modo da comprendere al meglio le modalità di mantenimento e intervento sull’attrezzatura del fornitore dell’attrezzatura di immagazzinaggio.
Conclusioni
In conclusione, la corretta gestione e manutenzione delle scaffalature industriali è fondamentale per garantire la sicurezza e l’efficienza del magazzino. Come evidenziato, il primo passo in caso di danni è la valutazione del rischio, in linea con la normativa UNI EN 15635. Il monitoraggio regolare delle strutture consente di intervenire tempestivamente per evitare un peggioramento delle condizioni, riducendo il rischio di incidenti e di interruzioni dell’attività.
Affidarsi a professionisti qualificati per le ispezioni e le riparazioni è essenziale per preservare l’integrità del sistema di stoccaggio. Tentativi di riparazione fai-da-te possono mettere in pericolo sia la merce che il personale. Per garantire la conformità normativa e la sicurezza, è quindi necessario sostituire le componenti danneggiate con quelle fornite dal produttore originale.
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