Cosa determina la sicurezza di una scaffalatura in magazzino?

Una questione di resistenza verticale e orizzontale

Di norma, si pensa che una scaffalatura debba essere costruita per sopportare solo carichi verticali. Ma cosa succede quando entra in gioco il rischio sismico? In questi casi è fondamentale valutare correttamente la resistenza alle oscillazioni e alle conseguenti azioni di carico orizzontale provocate da eventuali scosse. Più o meno intense.

In caso di terremoto, è certamente essenziale che la struttura resti saldamenti in piedi, ma è altrettanto fondamentale che la merce custodita non precipiti tutta a terra, provocando perdite economiche al magazzino e, soprattutto, mettendo a rischio l’incolumità di chi si trova nei locali.

Del resto i carichi alloggiati sui ripiani non possono e non devono essere fissi ma, al contrario, pronti ad essere mobilitati nelle operazioni di stoccaggio e di prelievo. Proprio per questo un vero sistema di scaffalatura antisismico deve sia evitare il crollo della struttura stessa, sia ridurre al minimo il rischio di scivolamento e caduta di pallet e unità di carico.

In termini di sicurezza nei magazzini e sui luoghi di lavoro, la misura preventiva che il datore di lavoro – o il responsabile del servizio di prevenzione e protezione – deve adottare per evitare infortuni al personale è installare scaffalature antisismiche certificate, indicate per la zona sismica di appartenenza.

Scaffalature antisismiche per la sicurezza in azienda

La legge vigente (DM 2008) sancisce ufficialmente che tutta l’Italia è soggetta a terremoti. L’intero territorio nazionale è stato riclassificato in quattro zone di rischio sismico (alto, medio, basso, molto basso) sulla base dell’intensità e della frequenza degli eventi, ma anche rispetto al PGA (Peak Ground Acceleration – picco di accelerazione al suolo).

Pertanto nella progettazione di edifici e opere strutturali ricorre sempre l’obbligo di considerare le prestazioni antisismiche rispetto alla zona territoriale di appartenenza. Le scaffalature industriali che per tipologia o campo d’applicazione sono assimilabili ad edifici – come i magazzini autoportanti e i soppalchi industriali – rientrano a pieno titolo in quest’ambito di applicazione.

Ma anche tutte le altre scaffalature metalliche che non appartengono direttamente alla categoria delle costruzioni strutturali, comportano un rilevante impegno statico e la loro effettiva sicurezza è sempre legata alle qualità antisismiche.

Come prevenire danni alle persone e all’economia

Senza alcun dubbio la sicurezza delle persone occupa il primo posto. Ma scegliere scaffalature antisismiche significa anche prevenire danni economici per centinaia di migliaia di euro: danneggiamento delle merci, attività di ripristino delle strutture, interruzione dell’attività. Investire in prevenzione, ovvero installare in azienda sistemi di stoccaggio e scaffalature antisismiche di qualità certificata mette al riparo le imprese da crolli materiali ed economici.

“Anche a fronte di sismi di modesta entità, è la debolezza progettuale e ingegneristica della scaffalatura a provocare instabilità, cedimenti totali, ribaltamenti.”

Strutture in metallo pesante, all’apparenza resistenti e solide, mostrano tutta la loro inadeguatezza a rispondere alle sollecitazioni orizzontali e sussultorie di un terremoto, perché progettate senza specifiche valutazioni statiche in ambito sismico.